venerdì 30 aprile 2010

L'opportunità di investire in immobili

La compravendita di uffici in Europa ha fatto segnare una crescita dell'8% nei primi tre mesi del 2010, vale a dire un segno + per il secondo trimestre consecutivo. A dirlo il report "european markets" elaborato da bnp paribas real estate, l'ufficio studi immobiliari del gruppo finanziario bnp paribas.
Quasi tutti i mercati europei hanno registrato un volume di vendite superiore a quallo di un anno fa.
Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari l'Europa ha subito un incremento del 9% nel primo trimestre dell'anno. Tuttavia gli indizi di ripresa no si percepiscono allo stesso modo in tutti i paesi, e si può parlare, secondo l'uffcio studi, di un mercato europeo a due velocità.
Clima ecomico: tutto questo in un clima economico che comincia a migliorare in questo inzio del 2010, con il Regno Unito fuori dalla recessione dal quarto trimestre del 2009 e la zona euro che comincia a recuperare terreno ad un ritmo moderato. Stando al report la ripresa economica è probabile che continui ad essere debole e soprattutto non omogenea.
A segnare la crescita sono stati tutti i segmenti immobiliari terziari, che hanno superato i peggiori trimestri, e all'inizio del 2010 hanno apportato anche alcuni risultati positivi.
L'European Investment Market index di bnp, ha analizzato come gli investitori stanno tornando a i mercati immobiliari con lo scopo di approfittare delle opportunità che si stanno presentando, specialmente nei segmenti prime, che sembrano cominciare a superare il loro momento peggiore. Per quanto riguarda gli yeld prime degli uffici si mantengono stabili a Francoforte, Madrid, Milano e Munich.
In generale il rapporto dice che la crescita della compravendita di uffici in quasi tutti i mercati europei è stata superiore a quella che si registrava un anno fa, nonostante non si sia tornati a raggiungere i buoni risultati nel quarto trimestre 2009. Le imprese, infatti, ancora soffrono della crisi economica e non stanno creando posti di lavoro, anzi, in alcune imprese si sta ancora licenziando.
Di conseguenza, la crescita della compravendita di uffici, che continuerà ad essere favorita principalmente dalla rilocalizzazione che le aziende attuano per i ridurre i costi, non tornerà ad essere stabile per alcuni mesi. I rendimenti prime sono cresciuti significamente di un 3,9%, ma nonostante questo, i rendimenti medi sui mercati no prime continuano a decrescere.
Le previsionisecondo il rapporto questi dati confermano che il 2010 sarà l'anno della stabilizazione. I segmenti immobiliari hanno iniziato a riprendersi lentamente dopo i ribassi registrati nel 2009.
Tuttavia, il panorama economico non è ancora tornato alla normalità e il cammino verso un recupero totale è ancora pieno di difficoltà.


[ Fonte: News del 20 aprile di Idealista.it ]

venerdì 23 aprile 2010

Sud Africa 2010

Gli investimenti esteri giocano un ruolo determinante e strategico per lo sviluppo del sistema industriale sudafricano e per l'assorbimento di manodopera e con i mondiali 2010 in molti hanno scoperto che investire in Sudafrica é conveniente. Allo scopo di incentivare l'afflusso di capitali stranieri verso investimenti produttivi il governo ha predisposto una serie di agevolazioni fiscali, finanziarie, tariffarie ed all'export, soprattutto a favore dello sviluppo delle PMI.

Un recente studio sulle destinazioni mondiali degli investimenti ha collocato il Sudafrica al quinto posto tra i paesi emergenti, prendendone in considerazione l'elevato livello qualitativo delle infrastrutture, la sofisticazione dei mercati finanziari e dei servizi collegati (la borsa di Johannesburg è una delle maggiori del mondo), gli standard di qualità di livello europeo e la specializzazione della ricerca tecnologica. A tali fattori vanno sommati la percezione di un governo stabile e di una politica economica solida, l'ampia gamma di opportunità per gli investitori stranieri e la posizione geografica che rende il Paese strategico ai fini dell'accesso ai mercati stranieri.
Secondo il South African Tourism, là ente di turismo sudafricano, il settore immobiliare è tra quelli che più hanno contribuito allo sviluppo economico nel 2009. Raggiunto dall'onda che dall’inizio del nuovo millennio ha gonfiato i prezzi di mezzo mondo, anche il Sud Africa ha registrato aumenti del 20-30%, per poi stabilizzarsi da due anni a questa parte. Ma, con la complicità di un cambio favorevole (un euro vale circa 10 rent), le transazioni e le locazioni sono tuttora interessanti per chi viene da fuori.
A Cape Town i prezzi delle case hanno registrato a Gennaio una crescita di oltre il 20% rispetto allo stesso mese di un anno fa, secondo le stime del Residential property price range (Rppr) stilato dal Cape property services. «Gran parte degli stranieri che acquistano una seconda casa in Sud Africa sceglie questa città - spiega un operatore di Pam Golding - spendendo tra un milione e due milioni e mezzo di rent (100mila-200mila euro circa), sufficienti per una casa da sogno».
Il Sud Africa si presenta come un mercato dalle caratteristiche uniche, nel quale infrastrutture tipiche di economie sofisticate si fondono con una economia di mercato dalle dimensioni notevoli. Con i suoi 45 milioni di consumatori ed un alto tasso di crescita della popolazione, il mercato sudafricano è un mercato in espansione, giovane, con un potere d'acquisto crescente ed un'alta propensione al consumo. Il paese offre inoltre costi molto più contenuti rispetto all'Europa o ad altri paesi emergenti.
La partecipazione del Sud Africa ad accordi commerciali internazionali, nonché l'esistenza di infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti e porti commerciali) i cui standard sono assimilabili a quelli europei, non solo favoriscono i rapporti tra il Sud Africa ed il resto del continente, ma conferiscono al Paese un ruolo centrale di raccordo tra l'Europa, l'Asia e le Americhe.
L’appuntamento sportivo dei Campionati mondiali di calcio del 2010 rappresenta una grande e ulteriore spinta propulsiva per il turismo e l’economia in senso allargato.
Nuovi progetti di linee ferroviarie-metropolitane e di una struttura logistica indispensabile per il trasferimento del pubblico e degli atleti mettono il Sudafrica nelle condizioni di crescere, svilupparsi ed internazionalizzarsi ulteriormente.
Il successo dell’organizzazione FIFA 2010 significa un enorme passo in avanti per questo bellissimo Paese, ricco non solo di risorse auree e diamantifere, ma di potenzialità di crescita ancora per molti aspetti inespresse.


[ Fonte: Investirenelmondo.com - Articolo di Guido Rovatti ]

venerdì 16 aprile 2010

Economia sostenibile: Spagna e Regno Unito

Pacchetto clima. Economia sostenibile: le linee di azione di Spagna e Regno Unito.

Gli impegni del pacchetto clima, anche nella nuova strategia economica europea proiettata al 2020, sono un obiettivo irrinunciabile. L’ Europa deve raggiungere il traguardo ”20 / 20 /20” in termini di produzione di energia, efficienza energetica e consumo di energia.

Secondo le stime dell’ UE la sola realizzazione dell’ obiettivo del 20% di fonti rinnovabili di energia potrebbe creare oltre 600.000 posti di lavoro nell’ Unione che passano a oltre 1 milione se si aggiunge l’ obiettivo del 20% per quanto riguarda l’ efficienza energetica.

Spagna e Regno Unito hanno già tracciato un percorso per il cambiamento, attraverso una strategia credibile e coerente con gli obiettivi energetici.

[ Fonte: Ance - tratto da Mondocasablog.com ]

venerdì 9 aprile 2010

Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare 2010

È stato presentato a Bologna dall’ Istituto di Ricerca Nomisma il Primo Rapporto 2010 sul mercato immobiliare 2010. Lo studio ha evidenziato come, nel corso del 2009, i prezzi siano scesi in maniera differente a seconda della città.
Nel dettaglio, infatti, nelle tredici grandi realtà urbane il calo è stato del 4,1%, mentre la percentuale diventa del 3,7% se si prendono in considerazione le città medie e dello 0,7% se viene conteggiato il dato complessivo, a conferma che nei comuni più piccoli i prezzi sono molto più stabili (fonte Agenzia del Territorio).

Qualora, invece, si allarghi l’ indagine a USA, UK (oltre all’ Italia), si osserva come la crisi sia iniziata in momenti differenti (fine 2006 nel paese a stelle e strisce, fine 2007 nel Regno Unito e solamente nella seconda metà del 2008 nel Bel Paese, dove, peraltro, il calo è stato molto più contenuto) e abbia fasi diverse di ripresa, con gli Stati Uniti e il Regno Unito dove si è già registrata la fase di risalita, mentre, con l’ Italia dove l’ inversione di tendenza è prevista solo a partire dal 2011. In questo scenario nostrano, tuttavia, occorre fare una eccezione per gli immobili di qualità, siano essi residenze in stabili ”energy saving”, ovvero, con standard energetici elevati, piuttosto che immobili di lusso in centri storici o in località turistiche top. E se la qualità paga nel mondo del real estate, discorso diametralmente opposto occorre fare sulla quantità che è scesa con numeri impietosi negli ultimi dodici mesi (18,1% del valore delle compravendite, valore che determina un calo, in termini occupazionali, di 200.000 unità in termini di lavoro), dopo che, già fra il 2008 e il 2009, il calo era stato del 13,7%.
Secondo il Rapporto Nomisma, inoltre, la crisi macroeconomica ha determinato anche un calo degli affitti, oltre a un allargamento della forbice fra domanda e offerta al momento della conclusione del contratto (più marcata al Sud che al Nord); per contro, il forte calo dei tassi di interesse ha avuto come conseguenza una forte riduzione della rata di mutuo pagata per chi ha un mutuo a tasso variabile, anche se questa situazione ha, di fatto, irrigidito il mondo bancario in genere che ha erogato molti meno prestiti nel corso del 2009.
A tale proposito, i dati evidenziano un calo di circa 30.000 doppi atti (mutuo più compravendita) nel 2008, mentre, spostando l’ attenzione sulle difficoltà delle famiglie, si registra una maggiore difficoltà a far fronte alla scadenza delle rate, sebbene, problemi più gravi hanno coloro i quali sono indebitati a breve termine (il Rapporto Nomisma evidenzia come sia in crisi il 23% delle famiglie indebitate per credito al consumo, percentuale che cresce al 36,5% qualora si prendano in considerazione quelle che hanno optato per la cessione del quinto dello stipendio).
Spostando l’ attenzione, invece, sul patrimonio netto dei fondi immobiliari registriamo che si assesta a 27 miliardi di euro, mentre, per quanto concerne la capitalizzazione delle società immobiliari quotate si evidenzia una risalita a circa 3 miliardi di euro, dopo il minimo storico del marzo 2009, ma ben distante dal record positivo del 2007, quando, venne raggiunta la ragguardevole cifra di 11 miliardi di euro.

Molto attese, infine, le previsioni future. A tale proposito, secondo l’ istituto bolognese per il 2010 si prevede ancora il segno negativo, con una flessione ulteriore di 2 / 3 punti percentuali, ma questa ulteriore contrazione dei valori colpirà soprattutto il settore degli immobili d’ impresa rispetto a quello residenziale. Un cambio di rotta è previsto solo per il 2011.

Chi vuole, dunque, fare un investimento
, può approfittare di questa fase di contrazione dei prezzi per acquistare a valori contenuti, tenendo presente che gli immobili di alta qualità sono quelli che mantengono meglio il proprio valore nel tempo. Da sempre, infatti, gli appartamenti più appetibili dal mercato sono ubicati nei centri storici, hanno finiture di pregio, sono a un piano alto in uno stabile dotato di tutti i comfort e, se possibile, hanno un terrazzo vivibile, ma sono quelli più cari, mentre gli appartamenti con standard bassi hanno il pregio di costare poco, ma si deteriorano maggiormente in caso di contrazione dei valori immobiliari.

[ Fonte: articolo di Kevin John Carones e Anna Sara Balloni ]

venerdì 2 aprile 2010