domenica 26 febbraio 2012

Accordo fiscale tra Svizzera e Italia


Il Consiglio Federale della Svizzera, in risposta alle questioni fatte emergere dal Parlamentare Lorenzo Quadri, ha dichiarato che ci sono gli estremi per considerare un accordo fiscale con l’Italia, sul modello dei trattati firmati precedentemente con Germania e Regno Unito.
In Dicembre dello scorso anno, il Governo Italiano aveva alzato una barriera contro ogni possibilità di accordo con la giurisdizione elvetica, facendo leva sul fatto che un trattato tra le due nazioni non sarebbe stato in linea con gli standard dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Tuttavia, recentemente il Consiglio Federale ha ricevuto segnali positivi dal governo Monti , che starebbe rivalutando la possibilità di una cooperazione con la Svizzera.
Il governo svizzero, prendendo posizione su altri interventi parlamentari, ha ammesso che gli accordi fiscali siglati con Germania e Regno Unito potrebbero provocare una fuga di capitali verso piazze finanziarie più competitive, quali appunto, la Svizzera. Il governo ha anche confermato le voci riguardanti le richieste ricevute all’inizio dell’anno, provenienti dall’India, per un’assistenza amministrativa in alcune indagini: apparentemente alcuni evasori fiscali indiani avrebbero depositato capitali non regolarizzati presso la sede di Ginevra della banca HSBC.
Gli ultimi anni hanno visto un netto miglioramento dei rapporti internazionali tra la Svizzera ed i vari paesi europei. Impossibilitata a competere con la giurisdizione elvetica, anche l’Italia sta considerando la possibilità di una cooperazione che apporterebbe vantaggi fiscali per investitori e contribuenti, nonché un maggior controllo sui capitali all’estero che potrebbero generare ulteriori entrate nelle casse dello stato.

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