Gli investimenti immobiliari fuori dai confini nazionali offrono delle opportunità di realizzo assolutamente vantaggiose e rappresentano una scelta di sicuro successo nell’ottica di diversificazione dei propri investimenti. Investire appartamenti immobili estero Russia, Estonia, Lituania, Mar Rosso, USA, Sharm El Sheikh, Vilnius, Tallinn,Miami, New York.
giovedì 16 febbraio 2012
Investimenti Immobiliari Italia: perché NON investire in immobili in Italia
La situazione finanziaria italiana è ormai abbastanza chiara a tutti, e voler mettere i soldi nel mattone nazionale, per renderli sicuri, attualmente costituisce una scelta economicamente sbagliata. Se in particolare l’acquisto di un immobile viene fatto con lo scopo di crearsi una rendita, o far fruttare ad un tasso apprezzabile il proprio investimento, in Italia questa ipotesi, non dovrebbe essere presa assolutamente in considerazione. Con le ipotesi di una possibile patrimoniale, e la reintroduzione dell’Ici (ora IMU), i deterrenti non mancano, senza tralasciare il mezzo fallimento rappresentato dalla cedolare secca.
Se ci si volesse soffermare sulla situazione puramente immobiliare italiana, le compravendite sono al palo, ed i report relativi alle agenzie immobiliari dicono chiaramente che per vendere la propria casa bisogna in media attendere oltre 18 mesi, e sempre a condizione che il venditore decida di abbassare il prezzo. I prezzi delle case intanto continuano a rimanere abbastanza elevati, e comunque superiori alle quotazioni immobiliari stimate dall’Agenzia del Territorio, e soprattutto ben al di sopra del valore degli immobili, che a loro volta risentono del clima generale di un’economia che arranca e a rischio di default.
La situazione reale di contro la conoscono molto bene i proprietari di migliaia di case che non trovano acquirenti. Anche le città d’arte, quelle che hanno tenuto nei primi anni della crisi, stanno facendo la stessa amara esperienza. Da un punto di vista finanziario, l’investimento immobiliare in Italia non conviene per diverse ragioni:
- il sistema di tassazione non agevolato, sia nell’acquisto che nell’affitto: le imposte sono molto alte, in caso di vendita il valore verrebbe tassato in quanto facente parte di un reddito, non trattandosi di prima casa. In Italia la pressione fiscale è più alta che altrove arrivando, in media a toccare il 45% e nei prossimi anni la situazione non potrà che peggiorare a causa delle manovre finanziarie varate per far quadrare i bilanci;
- i prezzi non scendono nonostante le vendite quasi ferme: è rimasta consolidata l’idea che prima o poi la situazione si sbloccherà e il mercato immobiliare tornerà a salire. Ma si dimentica che l’esplosione dei prezzi è stata legata all’introduzione dell’euro, che ha falsato completamente i valori del cambio dalla lira all’euro, e un’altra situazione del genere non si potrà ripetere. Tra l’altro nel caso in cui cadesse l’euro,e si tornasse alla lira, ci sarebbe un aggravamento della situazione, che sarebbe riconducibile ad un’ennesima perdita;
- il turismo in Italia ha retto, ma l’ampia scelta di strutture ricettive a buoni prezzi, rende molto improbabile riuscire a mantenere per lunghi periodi livelli costanti di affitti brevi, per riuscire a garantirsi una rendita o almeno un rendimento interessante. Senza dover dimenticare gli obblighi dovuti alle comunicazioni per legge, e alle difficoltà di gestione di situazioni come queste.
L’investimento immobiliare in Italia rischia di andare incontro ad un mercato che potrà solo che cominciare a scendere per imboccare un domani la strada della ripresa, con la certezza del pagamento di tasse ed imposte da pagare, che non potranno essere recuperate in breve tempo a causa di un tasso di rivalutazione prossimo allo zero, e un investimento davvero poco liquido, senza nessuna certezza di una rendita minima garantita. Tutti elementi che ne rendono evidenti gli aspetti di un cattivo investimento per i propri risparmi.
Fonte: www.investimentiimmobiliariestero.it
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