venerdì 10 dicembre 2010

Investire nella Repubblica Dominicana

Leggi per garantire gli investimenti stranieri, accordi commerciali con l’Unione europea e un potenziale turistico tutto da sfruttare.

L’ambasciatore della Repubblica dominicana a Roma, Vinicio Alfonso Tobal Ureña, riassume al VELINO alcuni degli obiettivi commerciali e politici del paese caraibico.

Il nostro paese offre moltissime opportunità per chi vuole investire”, dice Tobal Ureña mettendo innanzitutto l’accento sulle chance che offre il sistema turistico. “Oltre quattro milioni di persone si recano ogni anno in visita alla nostra isola”, dice il diplomatico segnalando la “enorme domanda” di alloggi turistici, ben oltre “i 56 mila disponibili al momento”.

Altrettanto importante è portare gli italiani nell’isola: “Esiste un volo diretto da Milano” ma per Tobal Ureña ci sono margini per aumentare le rotte. Non solo segnalando l’assenza di voli diretti da Roma, ma anche ricordando che c’è un gruppo di imprenditori che “sarebbe disposto a investire per aprire una rotta da Venezia”.

Ma il mercato dominicano offre spazi anche per infrastrutture: “Strade, ponti, autostrade e immobili: c’è un deficit di circa mezzo milione di case”, spiega l’ambasciatore che mette l’accento sulla certezza “del diritto immobiliare” e sulla redditività del settore: “La rivalutazione degli appartamenti in questo momento garantisce ingressi molto interessanti”. Infine, l’altra grande scommessa dell’economia dominicana: le energie alternative. “Cerchiamo di stimolare la produzione di energia eolica e idroelettrica e solare – spiega la feluca -: non vogliamo più sostenere le forti spese derivanti dall’acquisto del petrolio e vogliamo energia più pulita”.

Per attrarre i capitali provenienti dall’estero la Repubblica dominicana ha messo in campo alcuni strumenti legislativi. Il più importante risale al 1995. La legge per gli investimenti stranieri garantisce “agli imprenditori di poter reimpatriare al cento per cento gli utili ottenuti con le loro attività”, potendo convertirli nella moneta desiderata senza oneri aggiuntivi. “Chiunque voglia investire nella Repubblica dominicana, se non lo fa per scopi illeciti (lavaggio del denaro sporco, traffico di sostanze stupefacenti, sostegno alla criminalità), può contare su un regime libero da imposte”. Inoltre, per risolvere le controversie si può decidere di non ricorrere alla giustizia ordinaria, a volte più lenta e farraginosa, affidando il caso ad arbitrati in grado di dare risposte più solerti. Nel 2007 gli incentivi sono stati estesi alla produzione di energie alternative. A tutto questo, Tobal Ureña aggiunge “la stabilità del sistema politico che ha riconfermato il governo in carica (diretto dal presidente Leonel Fernández Reyna) con un 52,7 per cento dei consensi”. Chi crede nel mercato dominicano tanto da voler investire – lecitamente - oltre duecentomila dollari, può vedersi riconosciuta dal presidente della Repubblica lo status di “nazionalità privilegiata”.

Ma il canale commerciale sta per ampliare gli argini. Il 15 ottobre Unione europea e Caricom, la comunità dei paesi caraibici siglano un accordo di libero commercio che entrerà in vigore alla fine del mese. Una corsia preferenziale “per portare in Europa prodotti di punta come tabacco, rum e zucchero” e per aprire ancora di più il mercato dominicano alle eccellenze europee. Anche perché la Repubblica dominicana, grazie al trattato di libero commercio del Cafta, può funzionare da trampolino di lancio per altri mercati, Stati Uniti in primis.

[ Fonte: Ilvelino.it ]

venerdì 3 dicembre 2010

Investire a Miami

Nel primo semestre 2009, sono stati acquistati 14.500 immobili oltrefrontiera, con un aumento del 15% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.

Aumentano gli acquisti in America latina e cresce l’interesse per Panama e la zona dei Caraibi (Cuba compresa).

La situazione economica internazionale e l’andamento negativo dei mercati finanziari hanno spinto un buon numero di famiglie italiane a orientarsi verso il settore immobiliare, cercando anche all’estero opportunità di investimento competitive.

Nel primo semestre 2009, sono stati acquistati 14.500 immobili oltrefrontiera. Si tratta di un aumento del 15% rispetto ai primi sei mesi del 2008. Secondo gli operatori interpellati, la seconda parte dell’anno dovrebbe registrare un andamento più brillante e si prevede che il 2009 terminerà con circa 35.000 compravendite, pari a un incremento del 19,4% rispetto al 2008.

Calcolando un acquisto medio intorno a 115 mila euro, il 2009 si dovrebbe chiudere con un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro. Si tratta di una cifra inferiore rispetto all’anno precedente, in quanto, a fronte dell’aumento del numero di acquisti, è in netto calo l’investimento medio.

Le informazioni relative agli acquisti degli italiani all’estero sono state raccolte ed elaborate da Scenari Immobiliari presso le autorità dei diversi Paesi e dalle organizzazioni degli operatori immobiliari locali.
Gli acquisti analizzati riguardano solo le residenze, prima e seconda casa, e sono escluse le altre destinazioni.
Le famiglie sono attente all’andamento dei vari mercati e cercano occasioni convenienti valutando con attenzione cali dei prezzi e aspetti valutari.

Gli Stati Uniti continuano ad attirare l’interesse di un elevato numero di famiglie, grazie all’effetto combinato della flessione dei prezzi delle case e della forza dell’euro rispetto al dollaro.

La località più richiesta continua ad essere Miami, anche perché i prezzi hanno registrato un calo medio del 35% rispetto all’anno scorso, con punte fino al 50%.

La crisi del subprime e cioè quella gigantesca bolla dei mutui facili, quando si comprava casa senza deposito, ma semplicemente pagando qualcosa di più in interessi, ha fatto crollare il valore degli asset immobiliari a Miami.
Di conseguenza, nell' ultimo semestre le banche si sono trovate, loro malgrado, a gestire un voluminoso e spropositato asset immobiliare.

Quello che in gergo finanziario chiamano, short sale, bank owned, foreclosure, ovvero aste fallimentari, ha generato a Miami una vera e propria svendita bancaria.

Come noto, tutto questo ha condotto ad una delle più colossali crisi economiche a livello mondiale; al punto tale da influenzare le elezioni americane al grido del cambiamento.

Il nuovo team insediatosi oggi alla Casa Bianca, permetterà agli americani di salvarli dalla morsa dei pignoramenti immobiliari.A partire dalla seconda metà del 2009 nuove regole ed iniezioni di capitali concessi alle banche, permettono ai cittadini di rinegoziare i mutui estendendone la durata, riducendone il capitale e gli interessi.
E’ previsto nei prossimi 3 anni un incremento del 35% sulla richiesta degli affitti, soprattutto a Miami.
Questo significa maggiore rendita sugli immobili.

A Miami si e' manifestato, più che nel resto degli stati uniti, il fenomeno della seconda abitazione comprata con i mutui " subprime ".

Le banche di Miami cercheranno quindi nei prossimi 3 anni di alleggerirsi velocemente di tali impegni immobiliari per allinearsi al resto degli istituti finanziari e godere delle nuove linee di credito governative.Questo è il periodo migliore per comprare immobili a Miami:tutto è in offerta speciale, un occasione importante per aggiudicarsi il meglio che offre questa meravigliosa ed unica città degli stati uniti e aumentare così il valore del proprio asset immobiliare.

[ Fonte: Voglioviverecosi.com ]

venerdì 26 novembre 2010

Investire a Panama

Tutti parlano e sognano di trasferirsi a Panama, per cambiare vita ed averne, magari, una migliore.

I siti, i forum e tutti i sistemi di comunicazione del web 2.0 non fanno che parlare di Panama. Bene. Ne parleremo anche noi, per capire quali potrebbero essere le soluzioni di investimento più interessanti.

Panama è una splendida repubblica dell’America Centrale, che si affaccia sull’omonimo Canale, dove il mare e le spiagge incontaminate attirano turisti da ogni parte del mondo.
Ma è anche un paese che sta attraversando una rapida fase di crescita ed espansione economica che rendono appetibile l’idea di investire in quella terra.

Ma quali possono essere le idee di investimento più utili in questo paese?

Primo: avviare un’impresa. Da tenere presente che non tutte le attività e le professioni possono essere esercitate a Panama, gli stranieri possono accedere a ruoli meno qualificati, mentre altre professioni sono riservate solo ai panamensi. Avviare un’impresa a Panama richiede il possesso di una licenza.

Agli stranieri è consentito ottenere licenze di tipo industriale, quindi per avviare imprese industriali e di tipo commerciale per esercitare il commercio all’ingrosso.
Le autorità panamensi stanno prevedendo anche particolari agevolazioni per attirare investitori dall’estero.

La seconda opportunità di investimento è l’acquisto di un immobile.

Nessuna limitazione è imposta agli stranieri che acquistano degli immobili a Panama.
La valuta della compravendita sarà espressa in dollari e gli acquirenti dell’area euro potranno essere particolarmente agevolati.

Anche se i prezzi degli immobili e degli affitti sono cresciuti negli ultimi anni, un immobile in zone pregiate si compra ancora con 80 mila dollari.

Le quotazioni degli immobili variano però da zona a zona ed è meglio valutare attentamente l’area in cui l’immobile ricade. Se l’immobile si trova in aree a particolare attrattiva turistica, lo si potrà mettere a reddito tramite locazione stagionale ai turisti.

[ Fonte: Investire Oggi - Worky.biz ]

lunedì 22 novembre 2010

Investire in Colombia

Capurganá é una piccola cittadina in Colombia con una popolazione che non supera i 3 mila abitanti; la sua eccellente posizione geografica, l’allegria ed efficienza degli abitanti hanno reso questo luogo, che non appare in molte mappe, uno dei paradisi dei Caraibi piú attraenti per il turismo d'elite.

La sua posizione é invidiabile: a solo 10 km dalla frontiera di Panama e a 250 km da Bogotá, Capurganá se l’é cavata molto bene per promuoversi come un luogo speciale per l’ecoturismo e tutto grazie a una minuziosa cura dell’ambiente, conformando insieme alla gentilezza degli abitanti le principali ricchezze del paese.

La presenza di hotel, quasi tutti di eccellente qualitá e servizio, si combinano con le bellezze dei paesaggi per offrire al visitante un ambiente riconfortante. I turisti possono passare bellissime serate con la gente di Capurganá per conoscere le usanze locali, conversare, ballare e godersi l’eccellente rum che si può consumare nei bar lungo mare che rimangono aperti fino alle prime ore del mattino.

Per gli appassionati di sub, Capurganá offre la bellezza delle sue profondità marine, molte delle quali ancora non sono state esplorate, e per coloro che preferissero inoltrarsi nell’esuberante vegetazione locale, esistono una gran varietà di sentieri che si possono percorrere a piedi o a cavallo.Le possibilità sono numerose.

Capurganá é stata presentata da sempre come un luogo dove convergono la civilizzazione con la vita indigena, il quale si deve principalmente al vicino arcipelago di San Blas, composto da oltre 350 isole, dove abitano gli indios Kuna e che é una riserva indigena. Anche se a San Blas non é permesso investire, é possibile visitare queste isole che possiedono un ambiente naturale davvero speciale. Questa unione della natura con la modernizzazione si può apprezzare anche a Capurganá che però conta con energia elettrica, acqua potabile, rete telefonica e internet.

Capurganá è un villaggio sicuro e tranquillo ed é per questo che in alta stagione, quando le abitazioni degli hotel sono tutte occupate, non risulta per niente strano vedere i turisti più giovani pernottare sulle sabbie bianche delle spiagge del paese, senza nessun timore.

La Colombia é una delle nazioni latinoamericane con maggior crescimento economico e questo contesto favorisce anche Capurganá.
La Colombia é aperta all’inversione straniera e non esistono requisiti speciali che impediscano agli stranieri di acquistare proprietà, eccetto per i terreni vicino alle frontiere e che siano considerati dal governo come vitali per la sicurezza nazionale.

I prezzi delle proprietà non sono elevati. Una semplice comparazione: a Panama, i terreni fronte mare costano da 80 a 250 euro al metro quadrato e non sempre si possono trovare piccoli appezzamenti, mentre a Capurganá non é un problema e si possono trovare proprietà fronte Mar Caribe di 800 metri quadrati al prezzo di soli 25 mila dollari.

La matemática non è un’opinione: con meno di 20 mila euro, potrà ottenere un’eccellente proprietà in un ambiente sicuro, bello, tranquillo e considerato da non pochi come “l’ultimo paradiso dei Caraibi”.


[ Fonte: tratto da Investirenelmondo.com ]

venerdì 12 novembre 2010

Analisi del mercato immobiliare europeo

Nel suo ultimo “THINK” report, Henderson Global Investors analizza il mercato immobiliare europeo, con particolare riguardo al “paradosso” relativo al timing dell’investimento che gli investitori immobiliari si trovano ad affrontare.

I fatti suggeriscono che gli investitori e i finanziatori stanno ancora operando in un contesto di avversione al rischio, focalizzandosi quasi esclusivamente su asset core.

Secondo la visione di Henderson, gli investitori immobiliari dovrebbero considerare una maggiore propensione al rischio per poter beneficiare dell’attuale premio sul rischio e della ripresa del ciclo degli affitti.

Soprattutto, gli investitori trovano un premio più elevato sul rischio per l’esposizione su segmenti al di fuori del prime.


I principali argomenti a sostegno di questa tesi sono riassumibili nei seguenti punti:


• Sono stati fatti progressi significativi dall’inizio della crisi economica e attualmente i dati economici indicano una ripresa modesta, con una stima di crescita annua media del PIL pari al 2,5% nei prossimi tre anni per i principali Paesi europei.

• Almeno per quanto concerne i prime asset, la ripresa del ciclo degli affitti è prossima e dovrebbe iniziare a pesare sulla valutazione degli investimenti. Tipicamente il mercato degli affitti si muove in ritardo rispetto agli indicatori economici. Infatti, le recessioni passate dimostrano che possono essere necessari 2-3 anni dal punto più basso del declino economico prima che anche gli affitti raggiungano il bottom. Questo significa che i mercati immobiliari europei inizieranno a registrare una crescita degli affitti tra la metà del 2011 e la metà del 2012. In realtà, la stabilizzazione potrebbe giungere anche prima in assenza di un boom edilizio.

• L’over renting non rappresenta un problema, gli affitti con contratti di locazione che scadono intorno al 2014 e il 2015 dovrebbero potenzialmente beneficiare della fase di re-letting in un contesto di crescita accelerata degli affitti. Inoltre, i periodi di crescita significativa degli affitti sono soliti attirare gli investitori speculativi che ricercano in particolare contratti vicini alla scadenza o immobili non ancora occupati.

• In particolare, come stiamo assistendo nel ciclo attuale, bassi livelli di nuova offerta supportano una crescita tecnica del valore degli affitti, anche in un contesto di lenta ripresa economica.


Alice Breheny, Head of Research di Henderson Global Investors, ha commentato: "In genere, le richieste sono più elevate in corrispondenza del picco del ciclo degli affitti, quando il mercato ha già attraversato una fase di crescita sostenuta: gli investitori tendono infatti a guardare indietro al trend di crescita e a proiettarlo sul futuro. Al contrario, entrando in una fase precedente rispetto agli altri con il mercato ancora ai minimi, gli investitori possono partecipare appieno alla ripresa del ciclo degli affitti.


Sulla base delle attuali previsioni economiche che suggeriscono che la ripresa continuerà e i rendimenti obbligazionari si attenueranno, crediamo che gli investitori immobiliari dovrebbero considerare una maggiore propensione al rischio per beneficiare del premio attuale e del prossimo ciclo degli affitti.”

[ Fonte: Fondionline.it ]

venerdì 5 novembre 2010

Il nuovo sogno russo

L'Italia è al sesto posto lo scorso anno nelle preferenze dei connazionali di Putin e Medvedev per l'estero, con il 5,8% dei potenziali investitori.

E ha suscitato reazioni sdegnate a Mosca il piano casa di Forte dei Marmi, per la vendita di nuove abitazioni riservata esclusivamente ai residenti: in realtà secondo il primo cittadino Umberto Buratti, la misura non era rivolta contro i russi, ma tesa a evitare speculazioni da parte degli italiani.

Insomma i russi sono sempre i benvenuti, anche perchè sono ottimi consumatori e veri amanti dell'Italia. "Ci sono stati investimenti su immobili e ville" dice Buratti. Ma non è solo la voglia di mattone dei russi ad averne fatto i villeggianti ideali, contesi dalle compagnie di investimento. la capacità di spesa fa la vera differenza. Nel frattempo la domanda per l'estero di acquirenti russi è aumentata del 30-40% per i beni immobili, secondo gli esperti dell'agenzia immobiliare Gordon Rock. Un altro balzo del 10-15% è previsto per il prossimo anno.

Nel 2009 gli investimenti russi per l'acquisto di beni immobili, in primo luogo abitazioni, nei vari Paesi ha raggiunto la cifra piuttosto significativa di 11,3 miliardi di dollari. Con nuove opportunità per le banche russe: alcune di loro si sono inventate programmi speciali per l'acquisto di proprietà d'oltremare.

Secondo Gordon Rock, il 40% dei russi che comprano all'estero, sono alla ricerca di luogo esotico per le vacanze, mentre il 25% vuole un investimento redditizio. Le destinazioni variano a seconda delle ambizioni del compratore. Benché, se si sale di livello, l'evergreen resta Londra.

Non a caso, un'altra ricerca dimostra che il 50-68% delle vendite delle abitazioni di fascia alta o altissima nella capitale britannica ha come protagonisti stranieri. Tra loro, la quota di russi raggiunge il 14%. Al secondo posto si trovano gli statunitensi (11,2%), gli italiani (8,85%), gli indiani (8%), seguiti dai francesi e da cittadini degli Emirati Arabi.


[ Fonte: Notizie.Virgilio.it ]

venerdì 29 ottobre 2010

Immobili di lusso ad Hong Kong

E' la terza citta' piu' cara al mondo per acquisto di una casa.

I prezzi dell'immobiliare di lusso si sono impennati a Hong Kong, nonostante gli sforzi delle autorita' di limitare questo rialzo che ora si e' spinto oltre i livelli record del 1997, prima della crisi asiatica, come ha indicato oggi il governo.

I prezzi medi degli appartamenti di almeno 100 metri quadri sono superiori ormai del 14% ai livelli del 1997, come ha indicato la Hkma, autorita' monetaria di Hong Kong.

Questi dati sono pubblicati in un clima di apprensione per la crescita della bolla immobiliare, sotto la pressione degli investitori arrivati, per la maggioranza, dalla Cina continentale.

In una citta' di 7 milioni di abitanti, con una densita' molto forte di popolazione, molti cittadini non hanno piu' i mezzi per accedere alla proprieta' di una casa e non manca chi propone la ripresa di programmi immobiliare sovvenzionati, come avviene a Singapore.

Il prezzo medio al metro quadro di un appartamento di lusso e' salito in agosto a 142.249 dollari di Hong Kong (13.288 euro) contro 122.500 dollari prima della crisi del 1997, quando il valore degli immobili calo' del 60%.

Al fine di bloccare la fiammata speculativa, il capo dell'esecutivo, Donald Tsang aveva annunciato a meta' ottobre nuove misure, tra cui la sospensione temporanea dello status automatico di residente per chi investe nell'immobiliare.

Lo status di residente permette di beneficiare di una serie di vantaggi, soprattutto fiscali. Secondo il sito internet Global Property Guide, Hong Kong e' divenuta la terza citta' piu' cara del mondo per l'acquisto di un appartamento di 120 metri quadri, superando New York, Parigi e Tokyo.

La citta' piu' cara resta Monaco, seguita da Londra.


[ Fonte: Sole24Ore.com ]

venerdì 22 ottobre 2010

Investire grazie al web

La Casa piu’ famosa d’Italia in queste ore e’ solamente una: quella del reality show. Una casa orwelliana, spiata, ambita, ma soprattutto tecnologica. La struttura e’, infatti, costruita con materiali ecologici, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Il grande immobile e’ luminoso e solare grazie alle molte vetrate che danno l’impressione di trovarsi all’aperto. Inoltre, ci sono ampi spazi collegati tra loro, con un design moderno dai colori del legno, del grigio e del rosso. Ogni stanza, a esclusione delle due camere da letto, affaccia sul giardino esterno. La cucina ha le pareti di cristallo, mentre il soggiorno - che comprende la zona piscina - e’ dotato di un divano lungo 16 metri e di un caminetto con fiamme virtuali.
Ma ci sono anche due stanze matrimoniali e pareti trasparenti: in una sembra di dormire in una foresta, nell’altra sospesi in cielo. La zona bagno e’ una specie di Spa, con docce che danno direttamente sul giardino. Altre stanze segrete si riveleranno invece ai concorrenti e al pubblico nel corso delle settimane.
Insomma una casa da sogno che fara’ invidia a tutti coloro che seguiranno la nuova edizione del Grande Fratello, ma che servira’ anche a dare alcuni spunti e suggerimenti a tutti gli italiani alle prese con l’acquisto di un immobile. Un investimento che sempre piu’ spesso passa per la Rete.

Secondo quanto emerge da uno studio condotto da Immobiliare.it, rispetto al 2009, l’attivita’ di ricerca online di appartamenti, ville e altre tipologie di abitazione, e’ infatti cresciuta del 32%, con 3 milioni di italiani che ogni mese preferisce affidarsi al web per vendere e comprare casa.

Il motivo e’ da ricercare nell’indubbia maggiore praticita’ del metodo informatico rispetto a quello classico. Grazie ad Internet, una persona interessata all’acquisto o all’affitto di una casa evita di recarsi di persona sul posto in 9 casi su 27 (selezionati e altrimenti visitati).
La scrematura rispetto alle proprie aspettative avviene, infatti, gia’ sul web grazie alla possibilita’ di fare tour virtuali, di avere foto dettagliate degli spazi e di guardare video di presentazione degli interni e delle zone circostanti. Proprio come avviene con le numerose telecamere nella casa di Cinecitta’.

Per quanto riguarda le modalita’ di ricerca, Immobiliare.it spiega che lunedi’ e’ il giorno preferito per trovare casa mentre si sta in ufficio, soprattutto durante le pause di lavoro, ma se si utilizza l’iPhone lo si fa mentre si torna a casa. I picchi di ricerca degli immobili si hanno in corrispondenza di quelle che sono le pause di lavoro e, quindi, fra le 10,30 e le 11 e fra le 16 e le 17. Va comunque segnalato che, in questi orari, la durata media della connessione e’ molto ridotta (8 minuti rispetto ai 17 minuti che si raggiungono negli orari di pausa pranzo o in quelli serali).
Tracciando un identikit dell’internauta alla ricerca di casa, si scopre che a esclusione della Sardegna, dove il 62% e’ uomo, nel resto d’Italia sono le donne (58%) a occuparsi di questo compito. Una percentuale che sale ulteriormente al Nord, dove si arriva a superare il 60% in Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.

Infine, la Regione che detiene il primato di ricerche notturne e’ l’Emilia Romagna (5% fra la mezzanotte e le 8). Le prime ore del mattino sono appannaggio della Lombardia (28% fino alle 12,30). I siciliani cercano casa durante le ore del pranzo (21% fra le 12,30 e le 14,30), mentre i sardi lo fanno nel pomeriggio (38% fra le 14,30 e le 18). Il Trentino-Alto Adige si aggiudica il primato delle ricerche nell’orario compreso fra le 18 e le 20 (20%) e la Campania quello fra le 20 e le 24 (23%).

[ Fonte: Miaeconomia.leonardo.it ]

venerdì 15 ottobre 2010

L'investimento ideale

Sono sempre di più coloro che sognano di fuggire dall’Italia, magari per avviare un’attività all’estero o per comprarne una esistente.
Si tratta dell’ennesimo investimento in beni rifugio, rappresentati dalla proprietà di immobili commerciali o dalla proprietà di un’azienda.

L’investimento all’estero va pianificato con estrema attenzione
e cautela, perché anche se svincolato dal rischio di oscillazioni dei mercati finanziari, può comportare il rischio della perdita del capitale investito, se l’attività acquistata non dovesse rivelarsi remunerativa.

I locali commerciali comprati all’estero, possono garantire una rendita da locazione, nel momento in cui vengono ceduti in affitto ad aziende ed imprenditori del posto.

Le attività commerciali possono essere create ex novo, acquistando terreni adibiti ad edificazione per uso commerciale o comprate già esistenti.

L’investimento ideale si trova in quelle realtà in cui il rapporto tra la valuta locale e l’euro è a vantaggio di quest’ultimo, in cui esiste una tassazione favorevole alla compravendita ed alle attività economiche ed in cui esistono prospettive di sviluppo economico e di rivalutazione dei locali commerciali o delle attività acquistate.

L’investimento va effettuato affidandosi ad agenzie immobiliari specializzate, operanti nel settore degli investimenti immobiliari al di fuori della proprio paese di nascita o di residenza.


[ Fonti: Worky.biz e Voglioviverecosi.com ]

venerdì 8 ottobre 2010

Opportunità di investimento in Albania

La capitale albanese potrebbe presentare buone occasioni di investimento nel settore immobiliare, soprattutto alla luce dell´ammissione all´UE, ormai sempre più probabile, anche considerando i massicci investimenti effettuati finora dall´UE nel Paese.
Il problema è ora quanto tali risorse si tradurranno in reali infrastrutture e quante si perderanno lungo il percorso: per l´Albania il miglioramento delle infrastrutture è comunque vitale e molti trai progetti in programmati avranno un impatto anche sul valore delle proprietà immobiliari.

La capitale ha comunque già dimostrato di poter attrarre investimenti dall´estero: tra gli altri quelli di Vodafone e Hewlett Packard. Nel frattempo l´Università di
Tirana sta formando la prossima generazione di professionisti che, anziché cercare fortuna all´estero come avvenuto finora, potrebbero restare in patria e contribuire allo sviluppo dell´economia: nella capitale è dunque in via di gestazione una classe media che avrà bisogno di proprietà anche in affitto, ma migliori di quelle attualmente disponibili.

Il mercato degli affitti crescerà anche nelle zone al di fuori della città, ambite da chi vuole vivere lontano dal caos: tra queste, le migliori sono l´area di Djati, a ridosso delle montagne, quella di Selita e quella di Kahar, vicina al nuovo raccondo anulare, al nuovo ospedale e alla nuova zona commerciale già pianificata.

Le classi emergenti e le imprese punteranno però in particolare al segmento del lusso, che offre dunque le maggiori opportunità di investimento.

La popolazione attualmente non si può permettere di contrarre mutui, rendendo quella dell´affitto l´opzione più immediata.In media il costo al metro quadro delle nuove proprietà varia trai 500 e i 1.000 euro.

Nel momento in cui si prende in considerazione un investimento a
Tirana i ´se´ sono ancora molti: certo, si tratta comunque dell´ultima capitale ancora non pienamente sviluppata nella quale gli investitori possono cogliere opportunità: l´investimento resta comunque rischioso, legato agli sviluppi infrastrutturali stradali e alla crescita dell´aeroporto di Tirana, per non parlare della necessità di continuare a lottare contro i fenomeni di corruzione.

[ Fonte: Portalino.it - Autore: Marcello Berlich ]

lunedì 27 settembre 2010

A Tallin c'é l'aria più pulita

La qualità dell’aria nelle città del Nord Europa è la migliore, quella della città bulgara di Plovdiv, invece, la peggiore. E in Italia si colloca al primo gradino del podio, vincendo il titolo di città con l'aria italiana più respirabile, Palermo.
Sono questi i dati che emergono dall'indagine sulla qualità dell'aria nelle principali città europee, condotta nel 2008 dall'Istat. Le città più inquinate - Sono risultate le peggiori in assoluto, con il livello qualitativo più basso, la città di Plovdiv, in testa al lungo elenco delle trenta inquinate.
A seguire si posizionano,nell'ordine, Torino, Brescia, Milano e Sofia. In particolare, la città di Plodiv è stata ritenuta la più inquinata, dati anche i suoi 208 giorni di superamento del valore limite del PM10, ossia le particelle microscopiche, dal diametro aerodinamico medio inferiore a 10 micron. Tali particelle sono nocive e, una volta inalate, a seconda delle dimensioni, possono raggiungere l'apparato respiratorio, causando non pochi problemi alla salute dei cittadini. Una condizione sempre negativa anche per la capitale del Piemonte che, in 77 giorni, ha superato il valore limite dell'ozono troposferico, componente dello smog e dannoso per la flora e gli esseri umani, fissato a 120 g/m3.

Al Nord Europa le città più "sane"
Al contrario, per respirare l'aria più pulita e salubre, gli italiani devono necessariamente spostarsi nei Paesi a Nord dell'Europa. Occupano i primi cinque posti della graduatoria la città di Tallin, in Estonia, Stoccolma, Lund e Malmoe, in Svezia. Tornando all'Italia, a Palermo si stima un valore dello 0,3%, in netta diminuzione se confrontato con lo 0,8% registrato negli anni 2004 e 2005.
In conclusione, il 2008 riuslta comunque l’anno migliore in termini di qualità dell’aria, mentre il 2006 è stato ovunque l’anno peggiore.

[ Fonte: Libero-news.it ]

venerdì 17 settembre 2010

Gli investitori tornano all’antico amore: la casa

I dubbi e le incertezze che avevano contrassegnato lo scorso anno stanno lentamente lasciando spazio al sereno, con il popolo degli aficionados del mattone che hanno fatto riprendere la corsa al settore, ricominciando a manifestare una nuova volonta’ di acquisto e di investimento. Una convinzione certificata dai dati dell’Istat degli scorsi giorni.
Certo, bisognera’ aspettare ancora un po’ prima che il settore immobiliare recuperi le perdite fatte registrare negli ultimi anni, dal momento che era dal 2007 che le compravendite non facevano registrare un dato positivo che supera il 2%.
Fatto sta che la fiducia degli italiani anche nell’annus orribilis del mattone non e’ mai venuta meno. Comprare casa resta, infatti, un obiettivo geneticamente presente nel dna italico. Basta pensare che nel BelPaese la quota di popolazione che possiede un immobile e’ tra le piu’ alte del mondo: oltre il 73%.
Cosi’, passata la paura per il possibile scoppio di una bolla immobiliare e scoraggiati dai deludenti guadagni derivati dagli investimenti in Borsa, gli investitori tornano all’antico amore: la casa.
Una rinnovata volonta’ di acquisto che, va comunque detto, e’ certamente accompagnata dai risvolti positivi di questa crisi: il costo del denaro in Europa e’ ancorato dal 7 maggio del 2009 al minimo record dell’1%.
I tassi di interesse, continua a spiegare in proposito il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, rimangono infatti appropriati all’attuale congiuntura economica di Eurolandia, improntata alla massima incertezza.
Con gli analisti delle principali banche europee che prevedono la prima stretta monetaria all’1,25% solo dopo il quarto trimestre del 2011 o, al piu’ presto, la fine del terzo trimestre.
Notizie positive per chi e’ alle prese con le rate del muto sia a tasso variabile che fisso, dal momento che Euribor ed Eurirs (rispettivamente i tassi interbancari di riferimento che vengo applicati ai finanziamenti per la casa) sono ai minimi.
In particolare, dopo un inizio di estate 2010 in cui l’Euribor aveva avuto un lieve ma costante aumento (la scadenza trimestrale e’ salita dallo 0,70% allo 0,90% tra il 2 giugno e il 28 luglio), in questi giorni il tasso a tre mesi e’ fermo allo 0,88%, mentre l’Irs e’ abbondantemente sotto il 3%, un limite mai prima travalicato. Sommando, infatti, l’Irs allo spread si ha come risultato, per la prima volta, un mutuo a tasso fisso a lungo-lunghissimo termine (30 anni-40 anni) sotto quota 5%. Un’occasione unica per fissare una volta per tutte la rata mensile da pagare durante tutta la durata del mutuo.
Per gli esperti e’, quindi, il momento ideale per mettersi alla ricerca di un affare. Inoltre, per le condizioni attuali del mercato c’e’ la possibilita’ di spuntare sconti rispetto al prezzo pubblicato: in media sono del 15%, ma si possono ottenere condizioni migliori.

[ Fonte: Miaeconomia.leonardo.it ]

venerdì 10 settembre 2010

Seconda casa (vacanza) all'estero?

Si dice che le citta’ si siano svuotate meno rispetto agli anni scorsi.
Molto probabilmente la colpa e’ della crisi che ha fatto tirare la cinghia alle famiglie. O forse piu’ semplicemente gli italiani hanno imparato ad andare in vacanza anche a luglio e settembre, quando e’ possibile risparmiare un po’ di piu’ sul prezzo.
Fatto sta che accantonata la canonica settimana in un albergo, magari dotato di animazione e mini club per bambini, ci si orienta su altre soluzione, come prendere in affitto un appartamento o una villetta per trascorrere alcuni giorni del proprio tempo libero in una bella localita’ di mare, montagna o collina, ma anche nelle numerose citta’ d’arte di cui e’ ricco il nostro Paese.
Mentre chi se lo puo’ permettere si gode la seconda casa, un acquisto che non sembra passare mai di moda. Anche perché questa tempesta finanziaria ha aperto interessanti opportunita’ di investimento nel mondo immobiliare.
Le prospettive maggiori sono infatti legate alle case per le vacanze, dal momento che i prezzi delle compravendite sono in genere ormai lontani dagli eccessi raggiunti negli anni scorsi. Una congiuntura economica che invoglia, quindi, a investire nella mattone coloro che avrebbero voluto farlo negli scorsi anni, ma che erano scoraggiati da prezzi spesso esagerati. Si tratta, soprattutto, di famiglie residenti in aree metropolitane con figli.
E’, ad esempio, il caso dei cittadini della Lombardia. Tanto che una famiglia su cinque possiede una casa-vacanza e si stima che potrebbero essere piu’ di 12 mila le compravendite entro la prossima estate, di cui quasi 8mila interesserebbero localita’ marine.
A scattare la foto sul settore e’ l’Osservatorio del Territorio e dell’Immobiliare della Camera di Commercio di Monza e Brianza secondo cui la maggioranza di questi immobili e’ distribuito tra montagna (44%), mare (35,9%) e lago (14,1%) e si trova entro i confini nazionali.
Snocciolando i numeri si scopre che nel 24% dei casi l’immobile di proprieta’, nel 17,2% e’ stato preso in affitto e nel 9% appartiene di amici e parenti.
Complessivamente solo l’1,6% dei lombardi possiede una seconda casa all’estero, come in Francia, Svizzera e Spagna.
La casa-vacanza dei sogni e’ un trilocale con due bagni (57%), seguita da una villetta indipendente (29%), sicuramente con posto auto o box (61%), ancora meglio se con giardino (31%).


[ Fonte: Miaeconomia.leonardo.it ]

venerdì 3 settembre 2010

Investire in Madagascar

Il paese è di una bellezza naturale senza paragoni, offre molteplici paesaggi ed ottime opportunità di business. Situato nell’ emisfero australe ed attraversato dal Tropico del Capricorno, il Madagascar pur conservando la sua natura esotica e selvaggia, offre anche i tutti i comfort e l’ economia, dei più evoluti paesi occidentali.
Il suo clima è moderatamente temperato tutto l’anno.
Il Madagascar, l’Isola Continente o la Grande Isola, è nota per il suo aspetto turistico e balneare, non per nulla dispone di ben 5.500 chilometri di coste: dune ed infinite distese di sabbie bianche, si alternano a coste rocciose e frastagliate, baie, cale, lagune paradisiache. Il mare incontaminato è protetto quasi totalmente dalla Grande Barriera Corallina. Al suo interno trovano riparo e vita una nutrita moltitudine di pesci di ogni tipo: crostacei, molluschi, ostriche, conchiglie, cavallucci marini, le grandi testuggini di mare; nonché gorgonie e coralli, ma anche delfini, tonni, carangidi, cernie, pesci spada, squali ed anche i barracuda, insomma un vero paradiso per gli amanti del mare, e per i più terreni “buongustai”. Il suo entroterra è variegato, dalla savana, alla vegetazione tropicale più rigogliosa, dai «Tsingy », immense formazioni rocciose, paradiso dei naturalisti, dei patiti del trekking e del deltaplano, Il Madagascar conta diverse città importanti, con sei capoluoghi di provincia, aventi caratteristiche molto similari e anche molto differenti. Le sei città capoluogo sono: Antananarivo, Fianarantsoa, Atsiranana, Toamasina, Toliara, e Mahajanga.
1) Antananarivo (Tanà) La Capitale - Fulcro trainante dell’economia nazionale è situata sugli altipiani, è una grande città ed è la più popolata con oltre 5 milioni di abitanti. Altamente cosmopolita, come del resto tutto il paese, accoglie tutte le etnie mondiali con peculiare simpatia per gli italiani che sono particolarmente stimati e rispettati. Le attività imprenditoriali sono molteplici e proficue e l’economia prospera, ma nonostante la grande quantità di aziende nei diversi settori merceologici, il mercato non è saturo, anzi la richiesta in molti settori supera la domanda, offrendo opportunità di crescita ed espansione molto interessanti. Le risorse minerarie sono infinite: pietre preziose, oro, argento, marmi pregiati, bauxite, corindoni e quarzi di ogni genere. Ma anche la produzione di legno offe una grande varietà come l’ebano, il bois de rose, ed il palissandro fra i più conosciuti. Da Tanà partono tutte le strade dirette alle altre città.
2) Fianarantsoa - Regno dell’agricoltura, dell’ allevamento del bestiame e della pastorizia, si produce la maggior parte della frutta e delle verdure per il fabbisogno del paese, ma anche caffè, spezie e cacao in abbondanza, nonché ottime uve con le quali si produce vino di qualità discutibile. Allevamenti intensivi e naturali di bovini, ovini ed animali da cortile riforniscono il mercato interno. I prodotti derivati dall’allevamento come formaggi, burro, creme, latte, sono eccellenti pero’ mancano veri e propri caseifici. Turismo montano e di transito.
3) Antsiranana, meglio conosciuta come Diego Suarez - É la città più a nord e vicina all’ equatore, situata ad est. Prende il nome dall’uomo politico e navigatore portoghese che approdando qui nel 1600, scoprì il Madagascar e inizió la colonizzazione. La splendida baia omonima, ricorda le più conosciute baie di Rio de Janeiro e di Acapulco. Città di medie dimensioni, con attività di ogni genere. Porto accogliente, riparato con discreto movimento, fiorenti il commercio, il turismo e la pesca. La produzione industriale manca completamente. Isola di Sainte Marie. Di piccole dimensioni, dalla natura ancora selvaggia ma non esasperata, ambita mèta turistica. Ottime opportunità di investimento. Dominio incontrastato delle gigantesche balene che soggiornano stabilmente in questa zona da giugno a novembre.
4) Toamasina o Tamatave - É ill più importante porto mercantile. Qui transitano oltre il 60% delle importazioni e delle esportazioni dell’intera nazione. Città di medie dimensioni è meta di turismo d’affari; Dintorni di straordinaria bellezza ed interesse quali Full Pointe, Mahambo e Fenerife. Taolagnaro o Fort Dauphin, dove il Delfino era l’allora giovanissimo “principino”, futuro Luigi XV, figlio d Luigi XIV il Re Sole. Città non grande dalle svariate risorse, affacciata nella splendida baia omonima, all’estremo lembo sud del Madagascar. La principale attività è lo sfruttamento minerario anche se non mancano altre attività come pesca e turismo. Ottimi i prodotti ittici come aragoste e crostacei pregiati, ma poco commercializzati e non lavorati.
5) Toliara o Tulear. Attraversata dal tropico, si presenta come una città di medie dimensioni con una propria intensa economia, ed attività di vario genere, ma sempre incomplete e non sufficienti alla domanda. Attività portuale di discreta rilevanza, in ulteriore evoluzione.
6) Mahajunga o Majanga. circa 1000 Km a Nord. Città di medie dimensioni, popolata ed altamente cosmopolita, in stile prevalentemente arabo-coloniale. Fiorenti le attività economiche di ogni sorta. Intensa attività di gioielleria, commercio e lavorazione dell’oro e delle pietre preziose; enormi giacimenti e miniere disseminati un po’ ovunque in tutto il territorio. Importante movimento del secondo porto della nazione e delle altre attività collegate. Mancano anche qui le Industrie. Ancora più a nord, la pittoresca cittadina di Antsampahano, nella località Lokobe di fronte al sub-arcipelago di Nosy-Be, ovvero Isole Belle. L’Arcipelago, che ricorda le più famose Hawaii, si compone di una decina fra isole, isolette e scogli vari. Molto commerciale ed è il sito più caro del Madagascar in tutti i sensi, ma offre notevoli opportunità. La macchina turistica prospera con i suoi numerosi villaggi ed insediamenti ricettivi di varia natura e dimensioni. Intense e redditizie coltivazioni di spezie, aromi e coloniali, quali caffè, cacao, vaniglia, etc., e dello ylang-ylang: gradevolissimo e particolare profumo naturale usato come costosa base fissativa per i più prestigiosi profumi di blasonate griffe.

Contatto:
italiagascar.b@gmail.com

[ Articolo di Bruno Paoloni tratto da Investirenelmondo.com ]

venerdì 23 luglio 2010

Investire in Spagna

Case al mare per meno di 100.000 € !!!!

Sappiamo che in Spagna negli ultimi anni hanno costruito troppo e per questo molte case sono rimaste invendute e hanno abbassato il loro listino, a volte in modo drastico.

Noi di idealista siamo andati alla ricerca delle case nuove al mare messe in vendita per meno di 100mila euro.

Per chi ama la penisola iberica è un'opportunità unica per acquistare una casa per le vacanze o, una volta in pensione, per andarci a vivere.

Qui trovate l'articolo e la tabella:
Idealista.it

[ Fonte: Idealista.it ]

venerdì 9 luglio 2010

Investimenti in Cina

A maggio, secondo il bollettino dell'ufficio nazionale di statistica cinese diffuso oggi, gli indici dei prezzi di vendita in Cina degli edifici di 70 città medio-grandi dimensioni sono aumentati del 12,4% su base annua, ridotta di 0,4 punti percentuali rispetto ad aprile: nel dettaglio i valori delle abitazioni di fascia bassa sono cresciuti dell'1,4%, quelle medie del 16,3 e del lusso del 19,1%. Il prezzo di vendita di edifici residenziali di nuova costruzione è aumentato del 15,1 % su base annua ed è sceso di 0,3 punti percentuali rispetto ad aprile mentre quello delle abitazioni residenziali di seconda mano è salito del 9,2%, -1,3% su base mensile.

Da gennaio a maggio, il totale degli investimenti nello sviluppo immobiliare in Cina è stato di 1,391.7 miliardi di yuan, in crescita del 38,2 per cento su base annua. Di cui gli investimenti in edilizia residenziale hanno raggiunto 964,3 miliardi di yuan, in crescita del 35,7% anno su anno, che quindi occupa il 69,3% degli investimenti totali nello sviluppo immobiliare.

Nel mese di maggio, il completamento degli investimenti in sviluppo immobiliare è stato pari a 398,5 miliardi di yuan, con un aumento 64,8 miliardi di yuan, il 19,4% più alto rispetto al mese scorso.
Da gennaio a maggio, lo spazio terreno acquistato delle imprese di sviluppo immobiliare in tutto il paese ha raggiunto 129,43 milioni di metri quadrati, in crescita di 31,1% su base annua, il valore complessivo dei terreni acquistati ha raggiunto 293,1 miliardi di yuan, salendo dell'89,7%.


[ Fonte: www.ilsole24ore.com - Articolo di Enrico Bronzo ]

venerdì 25 giugno 2010

Più di 1000 contatti su Facebook!!!

Grazie a tutti voi abbiamo raggiunto un nostro piccolo traguardo su facebook: più di 1000 contatti (richieste di amicizia) in circa un anno di presenza.

La pagina business creata in contemporanea ha un seguito di circa 400 lettori che seguono le nostre notizie che settimanalmente pubblichiamo.

Durante tutto questo tempo speriamo di esservi stati utili nel fornire notizie raccolte quà e là sul web e relative agli
investimenti immobiliari.

Chiunque di voi volesse partecipare al nostro blog
nel fornire spunti o notizie interessanti ci può contattare tramite facebook in qualsiasi momento.

Ci auguriamo che entro fine anno possano crescere gli iscritti e soprattutto che il mercato immobiliare estero riacquisti al più presto lo splendore di qualche anno fa, quando ancora la crisi mondiale era sconosciuta.
Noi di Investimento Immobiliare comunque siamo fiduciosi e vi terremo sempre e costantemente informati.

Un saluto a tutti da Investimenti Immobiliari.

Grazie ancora per il vostro supporto!

venerdì 18 giugno 2010

SOLD OUT appartamenti Estonia, ma...

Venduti tutti gli appartamenti de IL MARISE a Tallin in Estonia !
Il Marise é costituito da costruzioni panoramiche che abbinano estetica, razionalità e status. Per chi ama il dinamismo della città abbinato ai servizi di un appartamento comodo e luminoso.
Ciò determina che é stato un successo per Preatoni RE!

Ma per chi é interessato all'investimento in Estonia comunque ci sono altre tipologie di appartamenti disponibili:

- Il Marine:
Il Residence Ilmarine sorge all’interno dell’area urbana che ospita il Domina Inn Hotel, un prestigioso e storico hotel situato nelle vicinanze della Città Vecchia di Tallinn, a pochi minuti a piedi dall'approdo dei traghetti, dal distretto degli affari, dai teatri cittadini e dalla zona dello shopping più esclusivo. Il Residence è stato costruito nello storico sito industriale della fabbrica Friedrich Wiegand, risalente al 1881. L'edificio è stato ristruttturato e rilanciato come hotel nel 1999, con una parte trasformata in piccole residenze. Il complesso Ilmarine offre uno scenario eclettico: sia gli interni che gli esterni ricordano l'origine industriale e, al tempo stesso, garantiscono un'atmosfera capace di offrire tutti i comfort e le caratteristiche moderne in grado di soddisfare i bisogni della clientela più esigente.
Per maggiori informazioni :
pagina web del sito

- Tondi Linnak:
Ad oggi il più grande progetto di sviluppo immobiliare in Estonia: con 120.000 mq di terreno coperto e 100.000 mq di edifici costruiti, questo progetto prevede investimenti per 140 milioni di euro. Uno dei progetti più ambiziosi ed importanti è legato al recupero delle caserme dell’ex Unione Sovietica, con la loro totale ristrutturazione e integrazione nel contesto urbano. Lo splendido contrasto fornito dai mattoni rossi a vista e le finiture di altissimo pregio conferiscono a Tondi Linnak il titolo di più esclusivo ed elegante complesso residenziale di Tallinn, a soli 10 minuti dal centro città e servito dalle principali arterie stradali cittadine
Per maggiri informazioni:
pagina web del sito

venerdì 11 giugno 2010

Come cavalcare la crisi

Anche gli investimenti piú conservatori diventano a rischio ma i mercati immobiliari di Panama e Colombia offrono una scappatoia, anche con piccoli investimenti.

I piccoli risparmiatori sono da sempre alla ricerca di investimenti a basso rischio, ma in questo momento non vedono l’orizzonte ed il mercato non aiuta.
Prima c’è stata la crisi dei subprime e delle banche, ora la crisi della Grecia che sta trascinando l’euro e la borsa verso il baratro, con una vera e propria crisi dell'euro. Non sono però solo coloro che investono in azioni o fondi di investimento a perdere a causa della crisi.

Anche i risparmiatori più conservatori, affezionati ai Bot oggi vedono i titoli di Stato rendere, al netto di tasse e commissioni, meno dello 0,5% annuo.
Che fare? Le obbligazioni offerte dalle banche poi, se analizzate dettagliatamente, offrono anche meno dei titoli di Stato, un paradosso che in un ambiente finanziario “vigilato” non dovrebbe neanche accadere.
Se si lasciano i soldi sul conto bancario, in pratica non rendono nulla.I bond, vengono, in genere, considerati a basso rischio, ma chi acquista obbligazioni corre sempre qualche rischio.
L’euro mai stato così basso, quindi vediamo anche il nostro capitale svalutato. Si prevede un rialzo a corto termine ma non risolverà certo i problemi e il mercato sembra avviato verso un altro picco.

Dove si può investire quindi in maniera sicura?

Bisogna scordarsi i tassi del passato e cercare di mantenere il capitale, battendo l’inflazione.
Uno strumento che sta prendendo piede è l’offerta delle banche online che a suon di promozioni cercano di strappare clienti alle banche tradizionali. I conti di deposito online offrono ancora rendimenti ben sopra il tasso di inflazione.Il mattone offre attualmente rendimenti ben superiori a quelli degli investimenti di capitale. I prezzi di certe proprietà sono al di sotto del costo di costruzione e così non si può perdere. Il problema è che in Europa i prezzi sono così alti che per investire in immobili si richiede un capitale ingente.
Ben differente è la situazione in alcuni paesi dell'America latina e investire a Panama e Colombia, é ancora possibile con capitali sotto i 50 mila euro. Ovviamente, investire in immobili non è la strada da percorrere per chi ha un capitale esiguo, che rischierebbe di perdere totalmente la liquidità.
I piccoli appartamenti (tipo per lavoratori) offrono attualmente almeno un 10% netto di reddito e costano sui 20 mila Euro.
I terreni a Panama e in Colombia (anche fronte mare), possono arrivare a produrre un 80-100% all’anno di reddito. Perché allora non investire almeno un 30% del portafoglio, in piccoli immobili o terreni, per cavalcare la crisi?

[ Fonte: Investirenelmondo.com - Articolo scritto da Franco Russo ]

venerdì 4 giugno 2010

Investimenti immobiliari in Egitto

Stando a quanto dichiarato da Credit Suisse in un recentissimo studio, il settore immobiliare egiziano otterrà delle ottime performance nei mesi a venire, che supereranno le aspettative relative alla regione nordafricana. Secondo le considerazioni dell’istituto di credito elvetico, infatti, nei prossimi 12 mesi la domanda per case e altre proprietà immobiliari continuerà ad incrementare, facendo del Paese arabo più popoloso un’appetibile destinazione per investimenti esteri.

Il report di Credit Suisse sostiene tuttavia che, al di là degli investimenti provenienti da impieghi stranieri, la crescita della domanda immobiliare abitativa proverrà soprattutto da una richiesta locale, specialmente derivante dal segmento dei redditi medi, che dovrebbero garantire agli agenti immobiliari la possibilità di concludere il 2010 con discreti quantitativi di compravendite concluse, in rialzo rispetto a quanto osservato nel 2009.
Il mercato immobiliare abitativo egiziano, prosegue poi lo stesso report, è anche quello con il maggior livello di sicurezza rispetto all’area nord-africana e medio-orientale, al riparo da improvvisi decrementi dei valori delle case, che invece potrebbero colpire i mercati immobiliari di altre aree non distanti.
A Dubai, ad esempio, la stessa Credit Suisse sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo potrebbero calare di altri 15 punti percentuali nel corso dei prossimi mesi, a causa di un incremento nell’offerta commerciale di abitazioni, derivanti dalla chiusura concomitante di un gran numero di cantieri.


[ Fonte: Mutui.vostrisoldi.it - Articolo scritto da Roberto in Acquisto Immobili ]

venerdì 28 maggio 2010

Gli scenari immobiliari esteri

Investire in immobili all’estero: per alcuni esperti il trend starebbe coinvolgendo un numero crescente di italiani. E non solo ricchi.

La conferma arriva da Gianluca Proni, socio di riferimento e presidente di B&P Media Group Spa (testata di riferimento è il free press Attico, ndr) che, di recente ha pubblicato
“Guida agli investimenti immobiliari” (Etas). Un manualetto di novanta pagine per capire se e quando conviene puntare sul mattone oltre confine.
A sentire l’esperto, il fenomeno si starebbe diffondendo anche tra i piccoli e i medi investitori, forse spinti dalla situazione economica internazionale e dall’andamento negativo dei mercati finanziari.

Ma dove cercare opportunità di investimento competitive?
Secondo Proni “i grandi numeri vengono ancora dagli Stati Uniti, dove Miami, Manhattan e le località di maggiore prestigio della California costituiscono sempre un’attrazione irresistibile. E, ancora, qualcuno crede nelle potenzialità di sviluppo del mercato di Dubai, dove si è costruito tanto e altrettanto si costruirà nei prossimi anni, e dove tanti europei, italiani compresi, hanno acquistato appartamenti non per metterli a reddito, ma per rivenderli a un prezzo superiore”.

Aumenta anche l’interesse per l’America Latina, l’area dei Caraibi a cominciare da Cuba e le zone dell’Europa, dove i prezzi sono diventati negli ultimi anni più convenienti, come la Spagna e la Grecia, l’Irlanda e la parte meridionale della regione balcanica.

E poi, il Sud Africa, dove quest’anno si terranno i campionati mondiali di calcio. Proni scrive che secondo il report del settembre 2009 dell’istituto di studi e ricerche Scenari Immobiliari, nel primo semestre dell’anno scorso i nostri connazionali hanno acquistato 14.500 immobili oltre frontiera, il 15% in più rispetto ai primi sei mesi del 2008.
Ma con l’aiuto dell’autore vediamo nel dettaglio dove è conveniente investire.

Potete leggere tutto l'articolo direttamente da questo link:
investire all'estero

[ Fonte: Voglioviverecosi.com - A cura di Cinzia Ficco ]

venerdì 21 maggio 2010

Investire in un Sudafrica "da coppa del mondo"

Gli investimenti esteri giocano un ruolo determinante e strategico per lo sviluppo del sistema industriale sudafricano e per l'assorbimento di manodopera e con i mondiali 2010 in molti hanno scoperto che investire in Sudafrica é conveniente.
Allo scopo di incentivare l'afflusso di capitali stranieri verso investimenti produttivi il governo ha predisposto una serie di agevolazioni fiscali, finanziarie, tariffarie ed all'export, soprattutto a favore dello sviluppo delle PMI.

Un recente studio sulle destinazioni mondiali degli investimenti ha collocato il Sudafrica al quinto posto tra i paesi emergenti, prendendone in considerazione l'elevato livello qualitativo delle infrastrutture, la sofisticazione dei mercati finanziari e dei servizi collegati (la borsa di Johannesburg è una delle maggiori del mondo), gli standard di qualità di livello europeo e la specializzazione della ricerca tecnologica.
A tali fattori vanno sommati la percezione di un governo stabile e di una politica economica solida, l'ampia gamma di opportunità per gli investitori stranieri e la posizione geografica che rende il Paese strategico ai fini dell'accesso ai mercati stranieri.

Secondo il South African Tourism, là ente di turismo sudafricano, il settore immobiliare è tra quelli che più hanno contribuito allo sviluppo economico nel 2009. Raggiunto dall'onda che dall’inizio del nuovo millennio ha gonfiato i prezzi di mezzo mondo, anche il Sud Africa ha registrato aumenti del 20-30%, per poi stabilizzarsi da due anni a questa parte.
Ma, con la complicità di un cambio favorevole (un euro vale circa 10 rent), le transazioni e le locazioni sono tuttora interessanti per chi viene da fuori.
A Cape Town i prezzi delle case hanno registrato a Gennaio una crescita di oltre il 20% rispetto allo stesso mese di un anno fa, secondo le stime del Residential property price range (Rppr) stilato dal Cape property services. «Gran parte degli stranieri che acquistano una seconda casa in Sud Africa sceglie questa città - spiega un operatore di Pam Golding - spendendo tra un milione e due milioni e mezzo di rent (100mila-200mila euro circa), sufficienti per una casa da sogno».Il Sud Africa si presenta come un mercato dalle caratteristiche uniche, nel quale infrastrutture tipiche di economie sofisticate si fondono con una economia di mercato dalle dimensioni notevoli.

Con i suoi 45 milioni di consumatori ed un alto tasso di crescita della popolazione, il mercato sudafricano è un mercato in espansione, giovane, con un potere d'acquisto crescente ed un'alta propensione al consumo.

Il paese offre inoltre costi molto più contenuti rispetto all'Europa o ad altri paesi emergenti. La partecipazione del Sud Africa ad accordi commerciali internazionali, nonché l'esistenza di infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti e porti commerciali) i cui standard sono assimilabili a quelli europei, non solo favoriscono i rapporti tra il Sud Africa ed il resto del continente, ma conferiscono al Paese un ruolo centrale di raccordo tra l'Europa, l'Asia e le Americhe.

L’appuntamento sportivo dei Campionati mondiali di calcio del 2010 rappresenta una grande e ulteriore spinta propulsiva per il turismo e l’economia in senso allargato.
Nuovi progetti di linee ferroviarie-metropolitane e di una struttura logistica indispensabile per il trasferimento del pubblico e degli atleti mettono il Sudafrica nelle condizioni di crescere, svilupparsi ed internazionalizzarsi ulteriormente.
Il successo dell’organizzazione FIFA 2010 significa un enorme passo in avanti per questo bellissimo Paese, ricco non solo di risorse auree e diamantifere, ma di potenzialità di crescita ancora per molti aspetti inespresse.

[ Fonte: Investirenelmondo.com - Articolo scritto da Guido Rovatti ]

venerdì 14 maggio 2010

Costruire (e investire) nel mondo

Lavori all’ estero, aggiornata la guida Ance dei Donatori Internazionali per il Settore delle Costruzioni.

Le imprese italiane interessate ai mercati internazionali sono chiamate ad operare in un contesto sempre più complesso e dinamico che richiede la conoscenza di informazioni sempre più puntuali sulle risorse finanziarie messe a disposizione dai principali Donatori internazionali per i Paesi nei quali esse intendono agire.

A tal fine, l’ Ufficio Lavori all’ Estero e Relazioni Internazionali dell’ Ance ha apportato significativi aggiornamenti al Manuale elaborato in prima stesura nel febbraio 2007, dal titolo ‘I principali donatori internazionali per il settore delle costruzioni: modalità di intervento e finanziamenti‘, al fine di tracciare un quadro d’ insieme sulle attività dei principali Donatori operanti nelle diverse aree geografiche in modo da fornire le informazioni di base sulla loro natura e modalità di intervento.

Si tratta, in particolare, di quelle Istituzioni internazionali che con i loro finanziamenti, sia a
fondo perduto sia sotto forma di prestiti a condizioni vantaggiose, intendono fornire supporto allo sviluppo dei Paesi emergenti: Cooperazione allo Sviluppo italiana, Unione Europea, Banca Europea degli Investimenti, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Mondiale, Fondi Sovrani e Banche Regionali Sviluppo quali quella Asiatica, Africana, Latino – Americana ed altre.

Tale Guida è stata concepita con l’ intento di raccogliere ed organizzare in modo chiaro l’ insieme delle informazioni sui meccanismi di funzionamento dei Donatori e metterle al servizio degli imprenditori al fine di poterli orientare nelle scelte di penetrazione e di investimento sui vari mercati esteri.

Tale documento continuerà ad essere rivisto periodicamente così da poter costituire uno strumento sempre aggiornato a disposizione dell’ intero Sistema associativo.

L’ Ufficio Lavori all’ Estero e Relazioni Internazionali è a disposizione per organizzare sul territorio, a seguito di esplicita richiesta, incontri di informazione e formazione sui vari strumenti finanziari presentati con uno o più Donatori internazionali citati nella Guida.

[ Fonte: Ance - Tratto da Mondocasablog.com ]

lunedì 3 maggio 2010

Gold Investment Opportunities a Sharm

Questa nuova sezione del nostro sito di Sharm El Sheikh è dedicata alle opportunità GOLD che il Gruppo Preatoni mette a disposizione dei propri clienti di settimana in settimana.
Si tratta di immobili che solo in questo momento godono di condizioni di acquisto privilegiate che rendono l’investimento ancor più interessante.
Tale opportunità permette infatti di acquistare un immobile beneficiando di uno scoto up front sul prezzo di acquisto, potendo contare sul medesimo livello di rendimento.


La tabella seguente riporta le Gold Opportunities aggiornate al 28/04/2010 :



Per scoprire meglio l'opportunità:
http://www.appartamenti-sharmelsheikh.it/
( cliccate sul banner in prima pagina "New Preatoni's Gold Investment Opportunities" )

venerdì 30 aprile 2010

L'opportunità di investire in immobili

La compravendita di uffici in Europa ha fatto segnare una crescita dell'8% nei primi tre mesi del 2010, vale a dire un segno + per il secondo trimestre consecutivo. A dirlo il report "european markets" elaborato da bnp paribas real estate, l'ufficio studi immobiliari del gruppo finanziario bnp paribas.
Quasi tutti i mercati europei hanno registrato un volume di vendite superiore a quallo di un anno fa.
Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari l'Europa ha subito un incremento del 9% nel primo trimestre dell'anno. Tuttavia gli indizi di ripresa no si percepiscono allo stesso modo in tutti i paesi, e si può parlare, secondo l'uffcio studi, di un mercato europeo a due velocità.
Clima ecomico: tutto questo in un clima economico che comincia a migliorare in questo inzio del 2010, con il Regno Unito fuori dalla recessione dal quarto trimestre del 2009 e la zona euro che comincia a recuperare terreno ad un ritmo moderato. Stando al report la ripresa economica è probabile che continui ad essere debole e soprattutto non omogenea.
A segnare la crescita sono stati tutti i segmenti immobiliari terziari, che hanno superato i peggiori trimestri, e all'inizio del 2010 hanno apportato anche alcuni risultati positivi.
L'European Investment Market index di bnp, ha analizzato come gli investitori stanno tornando a i mercati immobiliari con lo scopo di approfittare delle opportunità che si stanno presentando, specialmente nei segmenti prime, che sembrano cominciare a superare il loro momento peggiore. Per quanto riguarda gli yeld prime degli uffici si mantengono stabili a Francoforte, Madrid, Milano e Munich.
In generale il rapporto dice che la crescita della compravendita di uffici in quasi tutti i mercati europei è stata superiore a quella che si registrava un anno fa, nonostante non si sia tornati a raggiungere i buoni risultati nel quarto trimestre 2009. Le imprese, infatti, ancora soffrono della crisi economica e non stanno creando posti di lavoro, anzi, in alcune imprese si sta ancora licenziando.
Di conseguenza, la crescita della compravendita di uffici, che continuerà ad essere favorita principalmente dalla rilocalizzazione che le aziende attuano per i ridurre i costi, non tornerà ad essere stabile per alcuni mesi. I rendimenti prime sono cresciuti significamente di un 3,9%, ma nonostante questo, i rendimenti medi sui mercati no prime continuano a decrescere.
Le previsionisecondo il rapporto questi dati confermano che il 2010 sarà l'anno della stabilizazione. I segmenti immobiliari hanno iniziato a riprendersi lentamente dopo i ribassi registrati nel 2009.
Tuttavia, il panorama economico non è ancora tornato alla normalità e il cammino verso un recupero totale è ancora pieno di difficoltà.


[ Fonte: News del 20 aprile di Idealista.it ]

venerdì 23 aprile 2010

Sud Africa 2010

Gli investimenti esteri giocano un ruolo determinante e strategico per lo sviluppo del sistema industriale sudafricano e per l'assorbimento di manodopera e con i mondiali 2010 in molti hanno scoperto che investire in Sudafrica é conveniente. Allo scopo di incentivare l'afflusso di capitali stranieri verso investimenti produttivi il governo ha predisposto una serie di agevolazioni fiscali, finanziarie, tariffarie ed all'export, soprattutto a favore dello sviluppo delle PMI.

Un recente studio sulle destinazioni mondiali degli investimenti ha collocato il Sudafrica al quinto posto tra i paesi emergenti, prendendone in considerazione l'elevato livello qualitativo delle infrastrutture, la sofisticazione dei mercati finanziari e dei servizi collegati (la borsa di Johannesburg è una delle maggiori del mondo), gli standard di qualità di livello europeo e la specializzazione della ricerca tecnologica. A tali fattori vanno sommati la percezione di un governo stabile e di una politica economica solida, l'ampia gamma di opportunità per gli investitori stranieri e la posizione geografica che rende il Paese strategico ai fini dell'accesso ai mercati stranieri.
Secondo il South African Tourism, là ente di turismo sudafricano, il settore immobiliare è tra quelli che più hanno contribuito allo sviluppo economico nel 2009. Raggiunto dall'onda che dall’inizio del nuovo millennio ha gonfiato i prezzi di mezzo mondo, anche il Sud Africa ha registrato aumenti del 20-30%, per poi stabilizzarsi da due anni a questa parte. Ma, con la complicità di un cambio favorevole (un euro vale circa 10 rent), le transazioni e le locazioni sono tuttora interessanti per chi viene da fuori.
A Cape Town i prezzi delle case hanno registrato a Gennaio una crescita di oltre il 20% rispetto allo stesso mese di un anno fa, secondo le stime del Residential property price range (Rppr) stilato dal Cape property services. «Gran parte degli stranieri che acquistano una seconda casa in Sud Africa sceglie questa città - spiega un operatore di Pam Golding - spendendo tra un milione e due milioni e mezzo di rent (100mila-200mila euro circa), sufficienti per una casa da sogno».
Il Sud Africa si presenta come un mercato dalle caratteristiche uniche, nel quale infrastrutture tipiche di economie sofisticate si fondono con una economia di mercato dalle dimensioni notevoli. Con i suoi 45 milioni di consumatori ed un alto tasso di crescita della popolazione, il mercato sudafricano è un mercato in espansione, giovane, con un potere d'acquisto crescente ed un'alta propensione al consumo. Il paese offre inoltre costi molto più contenuti rispetto all'Europa o ad altri paesi emergenti.
La partecipazione del Sud Africa ad accordi commerciali internazionali, nonché l'esistenza di infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti e porti commerciali) i cui standard sono assimilabili a quelli europei, non solo favoriscono i rapporti tra il Sud Africa ed il resto del continente, ma conferiscono al Paese un ruolo centrale di raccordo tra l'Europa, l'Asia e le Americhe.
L’appuntamento sportivo dei Campionati mondiali di calcio del 2010 rappresenta una grande e ulteriore spinta propulsiva per il turismo e l’economia in senso allargato.
Nuovi progetti di linee ferroviarie-metropolitane e di una struttura logistica indispensabile per il trasferimento del pubblico e degli atleti mettono il Sudafrica nelle condizioni di crescere, svilupparsi ed internazionalizzarsi ulteriormente.
Il successo dell’organizzazione FIFA 2010 significa un enorme passo in avanti per questo bellissimo Paese, ricco non solo di risorse auree e diamantifere, ma di potenzialità di crescita ancora per molti aspetti inespresse.


[ Fonte: Investirenelmondo.com - Articolo di Guido Rovatti ]

venerdì 16 aprile 2010

Economia sostenibile: Spagna e Regno Unito

Pacchetto clima. Economia sostenibile: le linee di azione di Spagna e Regno Unito.

Gli impegni del pacchetto clima, anche nella nuova strategia economica europea proiettata al 2020, sono un obiettivo irrinunciabile. L’ Europa deve raggiungere il traguardo ”20 / 20 /20” in termini di produzione di energia, efficienza energetica e consumo di energia.

Secondo le stime dell’ UE la sola realizzazione dell’ obiettivo del 20% di fonti rinnovabili di energia potrebbe creare oltre 600.000 posti di lavoro nell’ Unione che passano a oltre 1 milione se si aggiunge l’ obiettivo del 20% per quanto riguarda l’ efficienza energetica.

Spagna e Regno Unito hanno già tracciato un percorso per il cambiamento, attraverso una strategia credibile e coerente con gli obiettivi energetici.

[ Fonte: Ance - tratto da Mondocasablog.com ]

venerdì 9 aprile 2010

Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare 2010

È stato presentato a Bologna dall’ Istituto di Ricerca Nomisma il Primo Rapporto 2010 sul mercato immobiliare 2010. Lo studio ha evidenziato come, nel corso del 2009, i prezzi siano scesi in maniera differente a seconda della città.
Nel dettaglio, infatti, nelle tredici grandi realtà urbane il calo è stato del 4,1%, mentre la percentuale diventa del 3,7% se si prendono in considerazione le città medie e dello 0,7% se viene conteggiato il dato complessivo, a conferma che nei comuni più piccoli i prezzi sono molto più stabili (fonte Agenzia del Territorio).

Qualora, invece, si allarghi l’ indagine a USA, UK (oltre all’ Italia), si osserva come la crisi sia iniziata in momenti differenti (fine 2006 nel paese a stelle e strisce, fine 2007 nel Regno Unito e solamente nella seconda metà del 2008 nel Bel Paese, dove, peraltro, il calo è stato molto più contenuto) e abbia fasi diverse di ripresa, con gli Stati Uniti e il Regno Unito dove si è già registrata la fase di risalita, mentre, con l’ Italia dove l’ inversione di tendenza è prevista solo a partire dal 2011. In questo scenario nostrano, tuttavia, occorre fare una eccezione per gli immobili di qualità, siano essi residenze in stabili ”energy saving”, ovvero, con standard energetici elevati, piuttosto che immobili di lusso in centri storici o in località turistiche top. E se la qualità paga nel mondo del real estate, discorso diametralmente opposto occorre fare sulla quantità che è scesa con numeri impietosi negli ultimi dodici mesi (18,1% del valore delle compravendite, valore che determina un calo, in termini occupazionali, di 200.000 unità in termini di lavoro), dopo che, già fra il 2008 e il 2009, il calo era stato del 13,7%.
Secondo il Rapporto Nomisma, inoltre, la crisi macroeconomica ha determinato anche un calo degli affitti, oltre a un allargamento della forbice fra domanda e offerta al momento della conclusione del contratto (più marcata al Sud che al Nord); per contro, il forte calo dei tassi di interesse ha avuto come conseguenza una forte riduzione della rata di mutuo pagata per chi ha un mutuo a tasso variabile, anche se questa situazione ha, di fatto, irrigidito il mondo bancario in genere che ha erogato molti meno prestiti nel corso del 2009.
A tale proposito, i dati evidenziano un calo di circa 30.000 doppi atti (mutuo più compravendita) nel 2008, mentre, spostando l’ attenzione sulle difficoltà delle famiglie, si registra una maggiore difficoltà a far fronte alla scadenza delle rate, sebbene, problemi più gravi hanno coloro i quali sono indebitati a breve termine (il Rapporto Nomisma evidenzia come sia in crisi il 23% delle famiglie indebitate per credito al consumo, percentuale che cresce al 36,5% qualora si prendano in considerazione quelle che hanno optato per la cessione del quinto dello stipendio).
Spostando l’ attenzione, invece, sul patrimonio netto dei fondi immobiliari registriamo che si assesta a 27 miliardi di euro, mentre, per quanto concerne la capitalizzazione delle società immobiliari quotate si evidenzia una risalita a circa 3 miliardi di euro, dopo il minimo storico del marzo 2009, ma ben distante dal record positivo del 2007, quando, venne raggiunta la ragguardevole cifra di 11 miliardi di euro.

Molto attese, infine, le previsioni future. A tale proposito, secondo l’ istituto bolognese per il 2010 si prevede ancora il segno negativo, con una flessione ulteriore di 2 / 3 punti percentuali, ma questa ulteriore contrazione dei valori colpirà soprattutto il settore degli immobili d’ impresa rispetto a quello residenziale. Un cambio di rotta è previsto solo per il 2011.

Chi vuole, dunque, fare un investimento
, può approfittare di questa fase di contrazione dei prezzi per acquistare a valori contenuti, tenendo presente che gli immobili di alta qualità sono quelli che mantengono meglio il proprio valore nel tempo. Da sempre, infatti, gli appartamenti più appetibili dal mercato sono ubicati nei centri storici, hanno finiture di pregio, sono a un piano alto in uno stabile dotato di tutti i comfort e, se possibile, hanno un terrazzo vivibile, ma sono quelli più cari, mentre gli appartamenti con standard bassi hanno il pregio di costare poco, ma si deteriorano maggiormente in caso di contrazione dei valori immobiliari.

[ Fonte: articolo di Kevin John Carones e Anna Sara Balloni ]